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Chapter 184


Allora prese una boccata di paglia tritata: ma in quel mentre che la masticava si dové accorgere che il sapore della paglia tritata non somigliava punto né al risotto alla milanese né ai maccheroni alla napoletana.
"Pazienza!" ripeté, continuando a masticare. "Che almeno la mia disgrazia possa servire di lezione a tutti i ragazzi disobbedienti e che non hanno voglia di studiare. Pazienza!... pazienza!"
"Pazienza un corno!" urlò il padrone, entrando in quel momento nella stalla, "Credi forse, mio bel ciuchino, ch'io ti abbia comprato unicamente per darti da bere e da mangiare? Io ti ho comprato perché tu lavori e perché tu mi faccia guadagnare molti quattrini. Su, dunque, da bravo! Vieni con me nel Circo, e là ti insegnerò a saltare i cerchi, a rompere col capo le botti di foglio e a ballare il valzer e la polca, stando ritto sulle gambe di dietro."
Il povero Pinocchio, per amore o per forza, dové imparare tutte queste bellissime cose; ma, per impararle, gli ci vollero tre mesi di lezioni, e molte frustate da levare il pelo.
Venne finalmente il giorno, in cui il suo padrone poté annunziare uno spettacolo veramente straordinario. I cartelloni di vario colore, attaccati alle cantonate delle strade, dicevano così:
GRANDE SPETTACOLO DI GALA
* * *PER QUESTA SERAAVRANNO LUOGO I SOLITI SALTIED ESERCIZI SORPRENDENTIESEGUITI DA TUTTI GLI ARTISTI EDA TUTTI I CAVALLI D'AMBO I SESSIDELLA COMPAGNIAE PIÙ SARÀ PRESENTATOPER LA PRIMA VOLTA IL FAMOSOCIUCHINO PINOCCHIOdettoLA STELLA DELLA DANZA* * *
IL TEATRO SARÀ ILLUMINATO A GIORNO