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Chapter 161


"Chi è a quest'ora?"
"La Fata è in casa?" domandò il burattino.
"La Fata dorme e non vuol essere svegliata: ma tu chi sei?"
"Sono io!"
"Chi io?"
"Pinocchio."
"Chi Pinocchio?"
"Il burattino, quello che sta in casa colla Fata."
"Ah! ho capito." disse la Lumaca "Aspettami costì, che ora scendo giù e ti apro subito."
"Spicciatevi, per carità, perché io muoio dal freddo."
"Ragazzo mio, io sono una lumaca, e le lumache non hanno mai fretta."
Intanto passò un'ora, ne passarono due, e la porta non si apriva: per cui Pinocchio, che tremava dal freddo, dalla paura e dall'acqua che aveva addosso, si fece cuore e bussò una seconda volta, e bussò più forte. A quel secondo colpo si aprì una finestra del piano di sotto e si affacciò la solita Lumaca.
"Lumachina bella", gridò Pinocchio dalla strada, sono due ore che aspetto! E due ore, a questa serataccia, diventano più lunghe di due anni. Spicciatevi, per carità."
"Ragazzo mio" gli rispose dalla finestra quella bestiola tutta pace e tutta flemma, "ragazzo mio, io sono una lumaca, e le lumache non hanno mai fretta."
E la finestra si richiuse.
Di lì a poco suonò la mezzanotte: poi il tocco, poi le due dopo mezzanotte, e la porta era sempre chiusa.