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Chapter 202




36. Finalmente Pinocchio cessa d'essere un burattino e diventa un ragazzo.

Mentre Pinocchio nuotava alla svelta per raggiungere la spiaggia, si accorse che il suo babbo, il quale gli stava a cavalluccio sulle spalle e aveva le gambe mezze nell'acqua, tremava fitto fitto, come se al pover'uomo gli battesse la febbre terzana.
Tremava di freddo o di paura? Chi lo sa? Forse un po' dell'uno e un po' dell'altro. Ma Pinocchio, credendo che quel tremito fosse di paura, gli disse per confortarlo:
"Coraggio babbo! Fra pochi minuti arriveremo a terra e saremo salvi."
"Ma dov'è questa spiaggia benedetta?" domandò il vecchietto diventando sempre più inquieto, e appuntando gli occhi, come fanno i sarti quando infilano l'ago.
"Eccomi qui, che guardo da tutte le parti, e non vedo altro che cielo e mare."
"Ma io vedo anche la spiaggia", disse il burattino. "Per vostra regola io sono come i gatti: ci vedo meglio di notte che di giorno."
Il povero Pinocchio faceva finta di essere di buonumore: ma invece... Invece cominciava a scoraggiarsi: le forze gli scemavano, il suo respiro diventava grosso e affannoso... insomma non ne poteva più, la spiaggia era sempre lontana.
Nuotò finché ebbe fiato: poi si voltò col capo verso Geppetto, e disse con parole interrotte:
"Babbo mio, aiutatemi... perché io muoio!"
E il padre e il figliuolo erano oramai sul punto di affogare, quando udirono una voce di chitarra scordata che disse:
"Chi è che muore?"