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Chapter 208


Quand'ebbe pianto ben bene, si rasciugò gli occhi e, preparato un buon lettino di paglia, vi distese sopra il vecchio Geppetto. Poi domandò al Grillo-parlante:
"Dimmi; Grillino: dove potrei trovare un bicchiere di latte per il mio povero babbo?"
"Tre campi distante di qui c'è l'ortolano Giangio, che tiene le mucche. Va' da lui e troverai il latte, che cerchi."
Pinocchio andò di corsa a casa dell'ortolano Giangio; ma l'ortolano gli disse:
"Quanto ne vuoi del latte?"
"Ne voglio un bicchiere pieno."
"Un bicchiere di latte costa un soldo. Comincia intanto dal darmi il soldo."
"Non ho nemmeno un centesimo", rispose Pinocchio tutto mortificato e dolente.
"Male, burattino mio", replicò l'ortolano. "Se tu non hai nemmeno un centesimo, io non ho nemmeno un dito di latte."
"Pazienza!" disse Pinocchio e fece l'atto di andarsene.
"Aspetta un po'", disse Giangio. "Fra te e me ci possiamo accomodare. Vuoi adattarti a girare il bindolo?"
"Che cos'è il bindolo?"
"Gli è quell'ordigno di legno, che serve a tirar su l'acqua dalla cisterna, per annaffiare gli ortaggi."
"Mi proverò..."
"Dunque, tirami su cento secchie d'acqua e io ti regalerò in compenso un bicchiere di latte."
"Sta bene."
Giangio condusse il burattino nell'orto e gl'insegnò la maniera di girare il bindolo. Pinocchio si pose subito al lavoro; ma prima di aver tirato su le cento secchie d'acqua, era tutto grondante di sudore dalla testa ai piedi. Una fatica a quel modo non l'aveva durata mai.
"Finora questa fatica di girare il bindolo, disse l'ortolano, l'ho fatta fare al mio ciuchino: ma oggi quel povero animale è in fin di vita."
"Mi menate a vederlo?" disse Pinocchio.