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Chapter 163


"È stata una disgrazia. Vedete un po', Lumachina bella, se vi riesce di liberarmi da questo supplizio."
"Ragazzo mio, così ci vuole un legnaiolo, e io non ho mai fatto la legnaiola."
"Pregate la Fata da parte mia!..."
"La Fata dorme e non vuol essere svegliata."
"Ma che cosa volete che io faccia inchiodato tutto il giorno a questa porta?"
"Divertiti a contare le formicole che passano per la strada."
"Portatemi almeno qualche cosa da mangiare, perché mi sento rifinito."
"Subito!" disse la Lumaca.
Difatti dopo tre ore e mezzo Pinocchio la vide tornare con un vassoio d'argento in capo. Nel vassoio c'era un pane, un pollastro arrosto e quattro albicocche mature.
"Ecco la colazione che vi manda la Fata", disse la Lumaca.
Alla vista di quella grazia di Dio, il burattino sentì consolarsi tutto.Ma quale fu il suo disinganno, quando incominciando a mangiare, si dové accorgere che il pane era di gesso, il pollastro di cartone e le quattro albicocche di alabastro, colorite al naturale.
Voleva piangere, voleva darsi alla disperazione, voleva buttar via il vassoio e quel che c'era dentro: ma invece, o fosse il gran dolore o la gran languidezza di stomaco, fatto sta che cadde svenuto.
Quando si riebbe, si trovò disteso sopra un sofà, e la Fata era accanto a lui.
"Anche per questa volta ti perdono, gli disse la Fata, ma guai a te se me ne fai un'altra delle tue!..."
Pinocchio promise e giurò che avrebbe studiato, e che si sarebbe condotto sempre bene. E mantenne la parola per tutto il resto dell'anno. Difatti, agli esami delle vacanze, ebbe l'onore di essere il più bravo della scuola; e i suoi portamenti, in generale, furono giudicati così lodevoli e soddisfacenti, che la Fata, tutta contenta, gli disse:
"Domani finalmente il tuo desiderio sarà appagato!"
"Cioè?"
"Domani finirai di essere un burattino di legno, e diventerai un ragazzo perbene."
Chi non ha veduto la gioia di Pinocchio, a questa notizia tanto sospirata, non potrà mai figurarsela. Tutti i suoi amici e compagni di scuola dovevano essere invitati per il giorno dopo a una gran colazione in casa della Fata, per festeggiare insieme il grande avvenimento: e la Fata aveva fatto preparare dugento tazze di caffè-e-latte e quattrocento panini imburrati di sotto e di sopra.
Quella giornata prometteva d'essere molto bella e molto allegra, ma...
Disgraziatamente, nella vita dei burattini c'è sempre una ma, che sciupa ogni cosa.